Dichiarazione di successione: quando non va presentata

Dichiarazione di successione: quando non va presentata.

La dichiarazione di successione è un documento di natura fiscale a carico degli eredi del defunto e serve a comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare e la composizione del patrimonio ereditato, sul quale vanno calcolate le diverse imposte da pagare, che variano a seconda del valore e del grado di parentela.
La successione di dice legittima, quando gli eredi succedono al defunto in forza di legge; si dice testamentaria quando i beni sono devoluti conformemente alla volontà scritta (testamento) del de cuius.
La normativa in materia impone che la dichiarazione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data del decesso. L’apertura della successione coincide con la data del decesso.
Tale regola presenta però delle eccezioni che prevedono l’esenzione dalla dichiarazione di successione. Vediamo in quali casi:
  • non sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione i soggetti che presentano la rinuncia all’eredità. La rinuncia deve avvenire entro 10 anni dalla data del decesso, altrimenti non ha effetti e l’erede si considera come se avesse accettato a tutti gli effetti. Attenzione: chi rinuncia all’eredità è tenuto a comunicarlo all’Agenzia delle Entrate, a mezzo raccomandata, allegando copia autentica della dichiarazione di rinuncia all’eredità;
  • – non sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione il coniuge e/o figli e/o genitori e/o altri parenti in linea retta se l’eredità ha valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari (come usufrutto, servitù, abitazione, superficie, ecc.). Tuttavia, in caso di sopravvenienze ereditarie che fanno venir meno la condizione dell’esonero, la dichiarazione di successione va presentata.
In caso di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, l’obbligo della presentazione della dichiarazione rimane con l’eccezione che la decorrenza del termine dei dodici mesi per la presentazione, inizia dalla chiusura dell’inventario.

Avv. Walter ORSINI